Troppo Vicino (Italian Edition) by R. Phoenix

autore:R. Phoenix [Phoenix, R.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 1973179148
Amazon: B075814J68
editore: Quixote Edizioni
pubblicato: 2017-08-29T00:00:00+00:00

Dodici

la situazione si fa tesa

Dexter

Molto tempo dopo che Skylar, Evie e i miei altri studenti sono andati via, mi siedo alla mia scrivania, e seppellisco il viso tra le mani. Non sono stupido, anche se desiderare Skylar mi fa sembrare come se lo fossi. Ho iniziato a mettere assieme i pezzi un istante fa, ma non ho voglia di esaminarli. Non voglio ammettere che qualcuno possa avere alzato le mani su Skylar, che è sempre vivace e pronto al sorriso.

Ma faccio questo lavoro da un po', e non è la prima volta che vedo tutto questo.

Non ho bisogno di ammettere ciò che è reale.

Non è la prima volta che vedo un abuso.

La differenza è che in questo caso sono impotente. Di solito posso contattare il consulente scolastico e riferirgli le mie paure, e la scuola può muoversi e allertare qualcuno. Ma Skylar non è un minore.

Mi sento impotente come non mai. Continuo a vedere il suo occhio nero, il modo in cui a malapena riusciva a stare qui... non ha neppure riso alla battuta che invece avrebbe adorato, l'ultima volta che abbiamo chiacchierato.

L'ammissione che non ci sia nulla che io possa fare è una delle cose più difficili, più devastanti che abbia mai affrontato. Voglio recitare il ruolo dell'eroe. Voglio essere il suo cavaliere dall'armatura scintillante. Ho voglia di corrergli dietro e insistere finché non mi racconta cos'è successo davvero, così posso salvarlo e allontanarlo da lui.

Ma non posso. Quella è la sua vita, e non posso viverla al posto suo. Il pensiero è nauseante. Non è giusto.

Perché c'è solo una spiegazione razionale, una fonte certa di quel pugno, e l'ho vista la notte precedente in quell’hotel.

Tate.

È colpa mia. Se non avessi baciato Skylar...

Voglio fare qualcosa, ma non so cosa.

Posso ottenere il suo numero di telefono dal file di Evie, ma se anche se lo facessi, so che non oserei chiamare. Rischierei di peggiorare la situazione. Se gli mandassi una mail, potrei commettere l’irreparabile. Domani è venerdì; non lo vedrò fino a martedì. Più di quattro giorni. Può accadere di tutto in quattro giorni, e so che sto andando in pezzi.

Posso chiedere a Evie, ma non sono sicuro che mi racconterà qualcosa. È molto protettiva nei confronti di suo fratello. Tuttavia, ho intenzione di provarci. Non posso non tentare, ora che lo so. Questa cosa mi consumerà vivo.

Tutta la mia allegria è svanita, non riesco neppure a racimolare un sorriso per Constance, mentre la oltrepasso nell'ingresso. Mi sfiora un braccio, e mi fermo, guardandola. Non so cosa veda nella mia espressione, ma mi chiede: «Stai bene, Dexter?»

Sto bene? Neppure lontanamente. Scuoto la testa.

«Se volessi parlarne...»

Lo voglio, ma mi sento come se stessi violando una sorta di codice. «Grazie,» le dico, e lo penso. «Ma non è compito mio dirtelo.»

Mi studia per un attimo e annuisce. «Bene, sai dove trovarmi se cambi idea.»

Lo so. È sempre stata aperta e disponibile, e non l'ho mai apprezzata come in questo momento. Ho bisogno di chiamare Gavin. Il mio migliore amico può essere uno stronzo qualche volta, ma potrebbe darmi in parere oggettivo su quello che potrei fare.

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